Gennaio 11, 2022

DISPESIA FUNZIONALE

In accordo con i criteri di Roma IV, la sindrome dispeptica è caratterizzata da uno o più dei tre sintomi seguenti, non associati a patologia organica:

– sazietà precoce: sensazione di ripienezza immediatamente dopo l’inizio del pasto, indipendente dalla quantità di cibo e tale da impedire il termine del pasto

– ripienezza postprandiale: sensazione spiacevole di persistenza prolungata del cibo nello stomaco

– dolore e bruciore epigastrico

Sulla base di questi criteri, si individuano due categorie di dispepsia, la cui distinzione a volte non è cosi netta:

– Postprandial Distress Syndrome (PDS) ove prevalgono la sazietà precoce e la ripienezza postprandiale

– Epigastric Pain Syndrome (EPS) ove prevalgono dolore e/o bruciore a digiuno o dopo un pasto, spesso associato a gastrite

Nella pratica clinica, molti pazienti presentano sintomi dispeptici suggestivi di altri disordini gastrointestinali associati (M.R.G.E., IBS)

Cosa fare dal punto di vista alimentare? Quali cotture e alimenti prediligere?

Le verdure andranno consumate in piccola quantità per il loro effetto di ritardare lo svuotamento gastrico. Le più impegnative sono quelle fibrose (carciofi, asparagi, lattuga, misticanza, sedano).

Preferire modalità di cottura che ne riducano l’acqua di vegetazione per facilitare lo svuotamento gastrico e che rappresentino uno stimolo contrattile per la colecisti (trifolato, ripassato, fritto panato o in pastella con farine concesse) ed uno stimolo epatico (cicoria, agretti, carciofi, cardi)

Evitare l’assunzione di bevande durante i pasti (per l’eccessiva distensione gastrica) e similmente di brodi e zuppe.

Le fonti proteiche (CARNE-PESCE-UOVA) e’ necessario non abbinarle; perciò inserire ad ogni pasto una singola fonte proteica, preferendo tagli magri e sottili e sottoponendoli a cotture veloci in padella. Evitare il bollito e le cotture prolungate (spezzatino, stufati). L’utilizzo degli affettati crudi deve essere valutato

Evitare i formaggi freschi (latte, yogurt, stracchino) per l’eccessivo contenuto di acqua che rallenta la digestione. Utilizzare quelli da latte crudo stagionati (parmigiano) per la presenza di caglio come attivatore dei processi digestivi ad inizio pasto, soprattutto se concomita ipocloridria

I legumi e cereali integrali sono da evitare a causa dell’eccessivo contenuto di antinutrienti.

Si consiglia di Cereali Decorticati (orzo, farro, amaranto, quinoa, riso semi-integrale) e paste con grani antichi per la minore presenza di glutine (Senatore Cappelli)

Per quanto riguarda i grassi, evitare di cuocere i grassi animali (burro, grasso della carne), ma preferire l’olio e.v.o. a crudo o per cotture veloci in padella;

Preferire frutta secca pelata (mandorle bianche, pinoli, noci di macadamia) e ananas e papaia ricche di enzimi digestivi, per quanto riguarda frutta fresca.

Si consiglia di aggiungere  ai soffritti l’aglio in camicia (

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