Maggio 19, 2020
La Vitamina D
Che piacevoli le giornate di sole!
Sapete che esponendovi al sole state producendo vit.D?.
L’esposizione della nostra pelle alla luce solare (per il 90%) e l’assunzione di alimenti che ne sono ricchi (per il 10%), favoriscono la produzione di Vit.D non attiva, ovvero colecalciferolo (vit.D3), che necessità di una conversione per essere, appunto, attivata.
La prima attivazione, tramite un’idrossilazione, avviene a livello epatico, determinando formazione di vit.D 25, quella che dosiamo con un prelievo di sangue e che ci indica se ne siamo carenti o meno.
La vit.D25, subisce una seconda idrossilazione a livello renale in vit. D 1,25, la forma metabolicamente più attiva.
Con questa semplificata e breve spiegazione teorica, capirete che in primis le cause di carenza di vit.D sono dovute ad una mancata esposizione solare associata ad un ridotto introito di alimenti che ne sono ricchi ed eventualmente ad un mal funzionamento del fegato per patologie e dei reni(malattia renale cronica).
A volte non è necessario solamente seguire tali accorgimenti per presentare livelli ottimali di vit. D, ma è risulta essere fondamentale l’integrazione.
Perchè è necessario avere valori ottimali di VITAMINA D?
- In gravidanza (quindi in utero) e durante l’infanzia (nei bambini) per garantire sviluppo e mantenimento dello stato di ossa e denti;
- In condizioni di iniziale osteopenia e/o successiva osteoporosi, malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da una riduzione della massa ossea, non solo in fase postmenopausale ( come di solito è frequente nella donna) ma nel corso di tutta la vita;
- Nei pazienti obesi in cui la vit. D è sempre carente; quest’ultima essendo una vitamina liposolubile, è sequestrata dal tessuto adiposo che nell’obesità è appunto in eccesso. Perciò una condizione necessaria per favorirne livelli ottimali, è perdere massa grassa quindi dimagrire, in modo da valutarne realmente i livelli sierici e di conseguenza un’eventuale integrazione.
- In pazienti con artrite reumatoide, la cui carenza è collegata alla gravità della . La supplementazione di vitamina D può essere necessaria per il sollievo dal dolore nei pazienti con AR.
- In pazienti a rischio o con patologie coronariche; si è infatti scoperta la presenza del recettore di vitamina D in diversi tessuti, compresi gli organi dell’apparato cardiovascolare. I suoi ottimali livelli sono inversamente associati al grado di avanzamento della arteropatia coronarica;
- In pazienti in terapia cronica con statine, la cui tipica miopatia associato al loro utilizzo è promossa ed aggravata da deficit di vitamina D. In uno studio del 2015 che coinvolgeva 2420 pazienti trattati con statine, quelli con mialgia avevano livelli significativamente più bassi di vitamina D rispetto agli altri. La supplementazione quotidiana della vitamina ha risolto di molto la sintomatologia. (E. S. Stroes, 2015).
- Nei pazienti con LES (Lupus Eritromatoso Sistemico), una malattia infiammatoria sistemica a patogenesi autoimmune, in cui l’esposizione alla luce solare non è possibile, poiché questi pz hanno fotosensibilità. Per questo motivo l’integrazione di vitamina D è fondamentale;
- In pazienti affetti da psoriasi che di solito hanno un basso metabolismo della vitamina D su base genetica; oltre all’esposizione solare e al consumo di alimenti che ne sono ricchi, necessitano di integrazioni elevate di vitamina D.